Questo non è un articolo, non è una raccolta di aforismi, non ha la solidità di un’inchiesta o lo scrupolo della riflessione. A volte le parole escono così, senza pensarci e capita a tutti. A me insolitamente spesso, ma credo dipenda da un eccesso alcolico. Bipolare? Non so. Di sicuro il vino ammorbidisce quella cosa che chiamiamo identità. Diciamo che sono disponibile anche nella versione sobria. Ma vi consiglio fortemente l’altra.
Appartengo a quelli che dicono “smetto quando voglio” e poi non vogliono. Ci dovrà pur essere un paradiso esclusivo per queste anime nobili che s’impegnano con una promessa e la mantengono.
D.SOC/62
Il giudizio nasce dalla sobrietà, richiede una mente lucida e un cuore astemio. Chi giudica è freddo, indifferente, manca di una reale passione per la vita. E spesso è anche male informato.
D.SOC/50
Beviamo come se non ci fosse un domani, questo ha di buono il vino: rende attuale e legittimo quello che non lo è. Il problema è che il domani arriva e le foto rimangono.
D.SOC/51
Il malinconico è angosciato dal bicchiere vuoto, non lo tocca, osserva, non beve e lo lascia là. Manca dello spirito religioso che porta svuotarlo e della fede in qualcuno che comunque glielo riempia. L’empietà dell’astemio ha il tono dell’apostasia, ma anche della disperazione.
D.SOC/52
Ci sono quelli che credono alla reincarnazione, alcuni alla trasformazione, altri ancora alla transustanziazione. Per quanto mi riguarda mi fermo alla fermentazione, a un Dio immanente ad alta gradazione. La mia metafisica è tutta qua e scorre nelle vie epatobiliari.
D.SOC/53
La moderazione che chiamiamo virtù è uno dei nomi con cui temperiamo i bisogni. E’ un fatto estetico e sociale che dà una regola al piacere, misurando il bicchiere, contenendo l’euforia.
D.SOC/55
E’ sufficiente un grado di moralità per mantenersi astemi, ma ci vuole una forte gradazione alcolica per sentirsi liberi.
D.SOC/58
L’alcolista è un borderline; non barcolla, il passo instabile è quello di un uomo che cammina sulla linea che separa la normalità dalla follia. E l’alcolista ha la lucidità di non cadere nella normalità, ma anche la paura di sprofondare nella follia.
D.SOC/59
Il mio materialismo ha radici storiche ma non ideologiche, ha le sue ragioni nel vino. E’ un materialismo diabetico. La dialettica è cosa da uomini mansueti e con la glicemia in ordine, a me invece rode proprio il culo.
D.SOC/60
Quelli che hanno paura di ubriacarsi sono gli stessi che temono di innamorarsi, di difendere un’dea, di farsi carico di una passione. Sono quelli che dicono “solo un dito” quando qualcuno versa loro del vino. Misurano la vita con quel dito e giusto quello assaggiano.
D.SOC/61
Qualcuno sarà seppellito e tornerà polvere, qualcun altro cremato e ridiventerà cenere. Per quel che mi riguarda penso proprio che mi imbottiglieranno.
D.SOC/63
Viviamo in un’epoca contorta, temiamo più l’etilometro che un test di gravidanza.
D.SOC/64
La cirrosi non è una malattia, ma un traguardo. Citaz.
D.SOC/65
Le tre regole della pace: un politico deve nascondere al popolo la verità, ai giornali è richiesto di trascurarla e un uomo non deve mai dire a sua moglie che è ingrassata.
D.SOC/70
La verità è impietosa. La esercitiamo col cinismo e la crudeltà dell’uomo che ha inventato la bilancia.
D.SOC/71
La verità è la virtù dei pazzi, un bisogno dei bambini e una necessità per quelli che soffrono di amnesia.
D.SOC/72
La verità è l’alibi dei bugiardi.
D.SOC/73
La verità è la deformazione degli uomini predisposti alla gastrite.
D.SOC/74
La famiglia è il luogo nel quale un uomo finisce di penare e comincia a brontolare.
D.SOC/79
Un buon padre di famiglia è un uomo con una moglie fedele, figli responsabili, una casa onorata, lo stipendio fisso e che nonostante queste sventure resiste al bisogno di suicidarsi.
D.SOC/80
Un uomo si sposa quando è stanco di trattenere la pancia dentro. E infatti diciamo che è spossato (o che lo abbiamo spossato).
D.SOC/81
E’ amore se quando sei ubriaco ricordi non solo come si chiama, ma l’indirizzo di casa, barcollando fino alla sua porta prima di andare in coma etilico.
D.SOC/84
Mi piacciono le persone che nonostante tutto non finiscono mai di volersi bere.
D.SOC/85
L’astemio è un ateo che ha paura di confrontarsi col silenzio del suo Dio.
D.SOC/90
L’alcol attenua i postumi della sobrietà.
D.SOC/91
Le persone non sono indifferenti o prive di un carattere sociale. Spesso mancano di quella disposizione dello spirito che è il vino: più che aride sono a basso contenuto alcolico.
D.SOC/93
Sono fiducioso, il bere trionfa sempre sul male.
D.SOC/94
Matrimoni e governi durano fin tanto che gli uomini sono ubriachi.
D.SOC/96
Se dovessi diventare come Sgarbi, vi prego, sopprimetemi.
D.SOC/97
Il vino ha la proprietà di farmi vedere belle le persone, amplifica le emozioni addolcendole, rende gradevole il loro cattivo gusto. Il mio spirito sociale (e la mia compassione) funziona fin tanto che sono ubriaco.
D.SOC/98
Vorrei contestare a quelli che mi rimproverano di non servire a niente, che posso comunque essere usato come cattivo esempio.
D.SOC/101
La letargia è il carattere degli uomini troppo qualificati per alzarsi dal letto e interagire con individui che sono sfuggiti per puro caso alla selezione naturale.
D.SOC/104
La civiltà è quella cosa che spinge un uomo mansueto ad abbandonare il letto e lo fa diventare selvaggio nel traffico.
D.SOC/105
Il mio scetticismo è radicale, spinto fino alla letargia; ho lo stato d’animo di uno che si sveglia con il desiderio di darsi alla pazza noia.
D.SOC/113
Contrariamente a quel che si pensa, le idee rivoluzionarie non dipendono da colpi di genio o di testa. Il più delle volte vengono dai colpi di sonno.
D.SOC/115
Un uomo realmente rivoluzionario è quello che ha un sogno e la cattiva intenzione di usarlo.
D.SOC/116
Ma a quelli che si alzano al mattino hanno sequestrato la famiglia?
D.SOC/117
Odio quelli che chiedono: che fai nella vita? Perché, devo fare qualcosa?
D.SOC/118
L’ozio non è un vizio, ma uno stile di vita.
D.SOC/119
Sono un italiano medio, anche io soffro di inerzia. Ma un anno o l’altro cambio vita.
D.SOC/120
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