Ho sempre avuto più erezioni che stati di coscienza, non ne vado fiero, per carità. Per quanto lusingato, una maggiore comprensione delle cose mi sarebbe stata forse d’aiuto. Il problema è che ho lavorato con le idee per troppo tempo e nessuna è stata capace di darmi quello stato di completezza che ho rivenuto patteggiando con un appetito più antico rispetto a quello della ragione. Non ho mai trovato nulla di sostanziale nel pensiero; mi piace essere un corpo e (per cultura e convinzione) diffido di quelli che parlano di anima o spirito. Nel mio piccolo mondo l’anima è quel che rimane di un uomo quando l’hai privato di ciò che dà piacere e lo spirito non lo prendo in considerazione sotto i 15 gradi alcolici. Sono fatto male, è evidente. Poi però penso ai danni che hanno fatto e fanno coloro che diffondono quella malattia dello spirito che è la metafisica, e in qualche modo mi conforto. Alla fine sono onesto con me stesso e con gli altri. Non racconto favole e quando le sento non posso fare a meno di pensare che in qualche modo mi stiano fregando.
(Dalle confessioni postume di Per me Biancaneve gliela dava ai sette nani)
Biancaneve e le altre storie alla pagina http://goo.gl/5z2du0
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