In questa fenomenologia il corpo racconta la sua alterità rispetto all’ordine delle cose e del discorso. È il corpo segnato da qualcos’altro (la fame, il desiderio, l’acquolina in bocca) a far implodere l’equilibrio su cui si sostiene. I limiti del corpo sono i limiti del lingua. L’ottusità del quadrupede fa perdere al corpo l’ordine e alla lingua la struttura. Fa perdere la testa a Cappuccetto, al punto da seguire nel bosco il lupo cattivo che sopraggiunge a portarla via.
Sorgente: NONNA, MA CHE BOCCA GRANDE HAI
Però! Analisi alternativa. Aggiungerei il ruolo della madre,ombelicalmente attaccata alla nonna,al punto da mandarle la figlia,sorvolando sui rischi che avrebbe corso. La domanda è: ma perché torta e vino non li ha portati lei? Che l’attaccamento alla madre fosse solo di facciata? O magari il cacciatore passo prima da lei prima di salvarle la prole? 🤔 😜
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ma sai che non ci avevo pensato? Il cacciatore… interessante come spunto. Il prossimo libro lo chiamo Per me il cacciatore se la intendeva con la nonna, che dici?
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Dico che è una fantastica idea! Alla quale si potrebbero dedicare fiumi d’inchiostro 🤣
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